“Sì ma io non sono come te” è una frase che spesso vogliamo dire o abbiamo paura di sentirci dire.
Ma è solo una frase con un significato negativo?
Se fosse invece, solo un punto da cui partire per costruire la propria identità, scostarsi da quello che gli altri sognano e lanciarsi verso i propri sogni?
Oggi vi lasciamo una canzone che parla di sogni e di cosa siamo disposti a fare per inseguirli.
Perdersi per poi ritrovarsi.
Capire che forse la realizzazione del sogno non è la meta, ma solo il mezzo per essere se stessi, unici, accanto alle persone simili a noi.
Scatole, Pinguini Tattici Nucleari:
Mio padre ha sempre fatto il muratore
Odia chi si lamenta, chi sta zitto, gli ottimisti
Ha sempre poco tempo per l’amore
E tutte le altre cose inventate dai comunisti
Il suo diploma da geometra sta appeso in soffitta da vent’anni
In una teca polverosa
E da piccolo sognavo anch’io di avere una teca
Che dicesse che so fare qualche cosa
Lui avrebbe voluto che facessi gli studi d’architetto
Oppure da ingegnere
Ma io volevo fare il musicista
A suonare la chitarra passavo le mie sere
Ricordo un giorno mi prese da parte
Mi disse: “Non capisci proprio un cazzo della vita
Perchè solo a chi si sporca le mani
è concesso il privilegio di avere una coscienza pulita”
Sì ma io non sono come te
Di quello che sarò tu che ne sai
Sì ma io non sono come te-e-e
Vedi di non dimenticarlo mai
Ero un po’ come un testimone di Geova
Il mio futuro spesso suonava al campanello
Ed io non ci provai neanche ad aprire
Solo per diventare un ingegnere o un architetto
Io volevo far piangere la gente
E davanti a dei mattoni nessuno si commuove
Perchè le case in fondo sono solo scatole
Dove la gente si rifugia quando fuori piove
E poi un giorno sono andato a Londra
Era per studiare musica all’Università
E durante gli anni tra un esame e l’altro
Ho ripensato spesso alle parole di papà
Sì ma io non sono come te
Di quello che sarò tu che ne sai
Sì ma io non sono come te-e-e
Vedi di non dimenticarlo mai
E adesso anche io c’ho una soffitta
Ed un pezzo di carta in una teca pulita
E non faccio l’architetto o l’ingegnere
Mio padre in qualche modo ha accettato la mia vita
Gli dicevo io non sono come te
Io sono diverso, io sono migliore
Ma le canzoni in fondo sono solo scatole
Dove la gente si rifugia quando fuori piove
Un’altra avventura in un mondo magico, scoperto per caso...aprendo un armadio!
È così che la piccola Lucy e i suoi fratelli si ritrovano a dover combattere la perfida Strega Bianca, che li vuole morti a causa di una profezia.
Una storia di coraggio e sacrificio, che ci incanta per l’umanità dei protagonisti, ma, ammettiamolo, soprattutto per il magnifico mondo che è stato creato dentro l’armadio.
Divertente pensare che l’espressione di meraviglia che vediamo nei fratelli Pevensie la prima volta che entrano a Narnia, è il reale stupore degli attori che scoprono per la prima volta il set creato, durante il primo ciak.
C’è un sacco di neve, animali parlanti e creature fantastiche...sotto un lampione.
Su Disney + e Amazon Prime Video.
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